Il Sufismo

Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? In cosa crediamo? Queste le domande esistenziali che da sempre l’uomo si pone.

Sono temi eterni che ci affascinano e al contempo, turbano la nostra mente. Quali risposte offre il Sufismo?

Il Sufismo è un corpo di conoscenze profondo e articolato che i maestri Sufi amano trasmettere attraverso un ‘insegnamento sparso’, in un’espansione che procede senza un apparente filo logico, di storia in storia, di immagine in immagine. È come se il discepolo rimanesse disteso a osservare il cielo notturno.

Le stelle, ai suoi occhi, brillano, ma non sembrano disposte in un ordine preciso. Poi, d’un tratto, una parola, una pausa del maestro gli aprono gli occhi del cuore: ed ecco che allora al discepolo appaiono le costellazioni, l’ordine, la mano amorevole che le ha disposte senza sforzo nella geometria estatica del Creato.

Il Sufismo, dunque, è il cammino per acquisire familiarità con l’estasi, la bellezza, il Cielo e lodare Chi ha concepito ogni cosa. L’autore in questo libro prende per mano il lettore e lo accompagna in un viaggio attraverso le costellazioni della Via Sufi, dritto al centro del cuore.

  • Titolo Libro: Il Sufismo
  • Titolo Secondario: Mistica, Spiritualità e Pratica
  • Edizione: Armenia, Febbraio 2010, Milano

Recensione del libro

  • L’autore in questo libro, il terzo di una preziosissima serie, prende per mano il lettore e lo accompagna in un viaggio attraverso le costellazioni della Via Sufi, dritto al centro del cuore. Per chi ama la pratica, la spiritualità vissuta, priva di teorie e discettazioni, questo è il libro per voi. Il maestro vi offre una miriadi di insegnamenti pratici. Ottimo.
    Mike Plato, ‘FENIX’s, n.17, Marzo 2010
  • I sufi non sono estinti, solo dispersi, silenziosi, poco appariscenti. Ma basta saperli cercare per farsi trovare. Così spunta il terzo libro scritto da uno di loro. Un tedesco, uno sheikh naqshbandi del Ventunesimo secolo. E leggendolo il silenzio che avvolge Bukhara torna a essere più familiare. E’ il silenzio sotto il rumore di fondo che facciamo noi stessi impedendoci di ascoltare. Siamo noi i nostri peggiori nemici. E’ quello che i sufi chiamano ego, il nostro fornitore di incubi e di infelicità quotidiana, quello che resta aggrappato al dolore, che non si rassegna a scegliere perché è nell’opzione infinita che vive, che vuole tutto ma non riesce a essere soddisfatto di nulla, che annuncia il paradiso in terra ma sa solo trasformare il mondo in un inferno. Lì sotto siamo sepolti, come sotto una coltre di polvere di secoli, come per le strade vuote di Bukhara. Senza più memoria di chi siamo.
    Dario Olivero, “La Repubblica”, 11 Agosto 2010
  • A lezione di Sufi da Burhanuddin. Autore di libri di successo come “Il derviscio metropolitano” e “Il cammello sul tetto”, ora Burhanudidn Herrmann presenta un nuovo volume, “Il Sufismo”, edito come i precedenti da Armenia… La grazia dei Sufi e di Burhanuddin non è prerogativa dei religiosi di professione, si addice anche ai dilettanti. Il libro è suddiviso in brevi capitoli che indicano la strada per immergersi nella Grazia.
    Lauretta Colonnelli, “Il Corriere della Sera” , 18 Settembre 2010