La creatività ci porta vicino al Creatore. Cosa può darci più gioia della creatività? Creare è un atto spirituale. Non solo l’arte è creativa, lo è anche il modo in cui mangiamo, camminiamo, parliamo, ci vestiamo, ci muoviamo. I dervisci lo chiamano stile.
Si può essere l’ultimo dei mendicanti, ma se si ha stile, si è ricchi.
Lo stile rende la propria vita dolce, divina. È la propria ricchezza personale. È una forma di adab connaturato. In una società dell’anima dove tutto è nell’ordine, lo stile è la via per esprimere la propria unicità. Nella nostra società psichica noi la esprimiamo attraverso la specificità e unicità dei nostri problemi, depressioni, manie, che però non recano beneficio a nessuno, e appesantiscono tutti.
Solo se entriamo nell’ordine, abbandonando i nostri programmi e le nostre visioni personali egocentriche, le sfere celesti potranno lavorare su di noi. Dio ama ognuno dei suoi figli, qualunque cosa egli faccia. Riceveremo sempre il Suo amore, ma se siamo immersi nel nostro disordine esteriore ed interiore le benedizioni celesti non ci potranno raggiungere.