Il Sultano e lo Sheikh


Molti anni fa, il Sultano dell’Impero Ottomano fece visita ad uno dei grandi Sheikh di Istanbul. Fu profondamente impressionato dalla saggezza e dalla sincerità dello Sheikh e cominciò a partecipare regolarmente ai suoi incontri.
Dopo qualche tempo il Sultano disse: “Sono arrivato ad amare te e i tuoi insegnamenti. Se c’è qualcosa che vuoi o necessiti, ti prego di chiedermelo e se è in mio potere, provvederò”. Questo era in effetti come un assegno in bianco da parte di uno degli uomini più ricchi e potenti della Terra.
Lo Sheikh rispose: “Sì, c’è una cosa che puoi fare per me. Per favore non tornare più qui”.
Il sultano stupito chiese: “Ho fatto qualcosa che ti ha offeso? Se è così, ti prego di accettare le mie scuse”.

Lo Sheikh rispose: “No, il problema non sei tu; ma i miei dervisci. Prima che iniziasti a farci visita, pregavano e cantavano lodi a Dio, cercando solo la benedizione divine. Ora le loro menti sono occupate dal pensiero di compiacerti e di ricevere una ricompensa da te. Devo chiederti  di non tornare più perché non siamo spiritualmente abbastanza maturi per gestire la  tua presenza qui”.