Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ha detto: «La vera conoscenza si raggiunge tramite l’esperienza».
Per questo esistono cammini spirituali che hanno elaborato tecniche per rendere possibile le esperienze interiori, così che la verità possa diventare nostra.
La differenza tra un cammino mistico e uno puramente religioso è che quest’ultimo privilegia la fede nei dogmi più che nell’esperienza.
I dervisci non amano i dogmi: sentono che non si può lottare per difendere un verità rivelata di cui non è possibile avere un assaggio.
Chi lotta solo per difendere un dogma e non la verità, è come il cane che abbaia alla luna.
Se scorriamo la storia delle religioni, vediamo che tutti i profeti hanno combattuto i dogmi. Quando riuscivano nel loro intento, sorgeva una nuova espansione spirituale.
Poi però negli anni accadeva sempre la stessa cosa: i religiosi ne facevano un dogma.
I dogmi sono la pesantezza di tutte le religioni.
La conseguenza comprensibile, è che oggigiorno molte persone sostengono di non voler appartenere a una religione. I giovani non vanno più in chiesa, in sinagoga o in moschea perché in loro è forte il senso di ribellione verso le imposizioni, vogliono conoscere la verità.
Attraverso la pratica di una disciplina spirituale è possibile avere un’esperienza di prima mano.
Se preghi per quaranta giorni e la tua vita non è cambiata radicalmente, allora è meglio credere nei dogmi.