Una volta viveva un santo così elevato che gli angeli scesero dal cielo per vedere come un uomo potesse essere così divina. Questo santo passava attraverso la sua vita quotidiana diffondendo virtù come le stelle diffondono la luce e i fiori il profumo, senza essere consapevole. La sua giornata si potrebbe riassumere in due parole – dava, perdonava – ma queste parole non passavano mai dalle sue labbra. Erano espresse nel suo pronto sorriso, nella sua gentilezza, pazienza e carità.
Gli angeli dissero a Dio: “Signore, concedigli il dono dei miracoli.”
Dio rispose: “Chiedetegli cosa desidera.”
E chiesero al santo, “Vorresti che il tocco delle tue mani guarisse i malati?”
“No,” rispose il santo. “Preferirei che fosse Dio a farlo.“
“Vorresti convertire le anime colpevoli e riportare i cuori che vagano verso la strada giusta?”
“No, questa è la missione degli angeli. Non è per me convertire. “
“Vuoi diventare un modello di pazienza, attirando gli uomini dalla lucentezza delle vostre virtù, e glorificando così Dio?”
“No“, rispose il santo. “Se gli uomini dovessero essere attratti da me, si allontanerebbero da Dio“. “Che cosa desideri, allora?” Chiesero gli angeli.
“Cosa posso desiderare?” Chiese il santo sorridente. «Che Dio mi dia la Sua grazia; con questa non avrei ogni cosa? “
Gli angeli dissero: “Devi chiedere un miracolo, oppure un miracolo ti verrà imposto.”
«Molto bene», disse il santo. “Che io possa fare del gran bene, senza mai saperlo.”
Gli angeli erano perplessi. Si consultarono e decisero il seguente piano: ogni volta che l’ombra del santo sarebbe caduta dietro di lui o su entrambi i lati, in modo che non potesse vederlo, avrebbe avuto il potere di guarire le malattie, alleviare il dolore, e dare conforto al dolore.
Quando il santo camminava, la sua ombra, gettata a terra su entrambi i lati o dietro di lui, rendeva verdi i sentieri aridi, faceva fiorire piante appassite, dava acqua pulita ai ruscelli secchi, un bel colore ai bambini pallido bambini e gioia agli uomini e alle donne infelici.
Il santo semplicemente conduceva la sua vita quotidiana diffondendo virtù come le stelle diffondono la luce e i fiori il loro profumo, senza mai esserne consapevole. La gente, rispettando la sua umiltà, lo seguivano in silenzio, senza mai parlargli dei suoi miracoli. Presto dimenticarono persino il suo nome, e lo chiamavano “la Santa Ombra.”