Le difficoltà

“C’è un metodo immutabile nell’Islam”, dice il nostro Grandsheikh, “chiunque si impegni duramente e sopporta le difficoltà nella via di Allah Onnipotente e del Suo Profeta, gli deve essere concessa la sua ricompensa. Mentre porta il suo pesante carico di adorazione e non lascia la sua pratica, a quel servitore potrebbe arrivare in qualsiasi momento, una misericordia personale che lo porta via da qui per elevarlo alla sua stazione alla Presenza divina”.

Un uomo, una volta aveva l’intenzione di recarsi a Hijaz (l’area dell’Arabia Saudita che include le città sante di Mecca e di Medina). Caricò i suoi rifornimenti sulla schiena, e si mise in cammino. Camminò per quanto poté fino ad esaurire tutta le forze e non fu più in grado di andare oltre. Eppure il suo intento rimase vivo. Pensi che il tuo Signore potrebbe lasciare il Suo servitore nel deserto così?

L’uomo rimase paziente, ma senza alcuna speranza per se stesso e senza forze per aiutare se stesso. In quel momento  Allah lo cercò; una misericordia personale si aprì per quel servitore. Apparve un cammello lungo la via, fu mandato dal suo Signore a quel servitore  in viaggio per Hijaz.

Questo è il nostro esempio. Se un uomo porta difficoltà per amore di Allah, il suo Signore non lo abbandona. Il suo Signore prenderà quelle difficoltà e concederà a quel servitore assoluto riposo e felicità. Se un uomo chiede pietà senza sopportare le difficoltà, è un uomo in cerca di grano in autunno, senza aver piantato o arato in primavera.

Dobbiamo sopportare le difficoltà per il nostro Signore, e poi Lui ci concederà ogni cosa: un piacere infinito e felicità, eternamente.