Prima di tutto nella nostra tradizione non distinguiamo tra la città, il deserto o la giungla, l’oceano, Marte o la Luna o la Terra. Il cammino spirituale deve essere in grado di adattarsi a tutte le circostanze della vita. Se è troppo difficile creare una situazione in cui si può praticare, non ce la farai. Deve essere possibile per te, per renderlo facile insieme alla tua vita quotidiana. Quindi non importa se si vive in campagna o su una nave. Deve essere con te, come la pelle del tuo corpo. Quando si è giovani la pelle si adatta, si diventa vecchi e la pelle si adatta, non è che cade. Se lo fa, chiami il medico. Una via spirituale deve funzionare allo stesso modo per te. Così l’argomento è in un certo senso una domanda concettuale. Quindi noi non entriamo nelle situazioni specifiche della città, perché non facciamo alcuna differenza con la campagna.
C’è un detto nel Sufismo: il derviscio è adattabile come l’acqua, ma nessuno può tenerlo come non si può tenere l’acqua in mano, tranne la mano di Dio.