Dio esiste?

piccolabasmalah

Un giorno, prima o poi, capita a tutti di sentire che dietro ad ogni accadimento esiste un piano, un’intelligenza, un’evoluzione in atto. È inevitabile.
Allora vorremo sapere chi è il regista, il motivo per cui ci troviamo qui, che senso ha la nostra vita e tutti i suoi movimenti.

Prima o poi ci chiederemo: “Qual è l’origine della mia anima, della mia vita, di ogni cosa intorno a me?”

I dervisci sono chiamati la ‘gente di la ilaha illa-Llah’ (No, non c’è dio se non Dio). All’inizio è necessario negare ogni cosa, la ilaha perché nulla permane, nulla è realè; né il mondo intorno a noi, né la nostra esistenza, né i nostri sentimenti, né le nostre paure e preoccupazioni, così come la nostra felicità.

Ciò che rimane è troppo abbagliante per essere negato, va oltre la comprensione umana: allora diciamo illa-Llah, “non esiste che Dio”.
Negare l’esistenza di Dio, significa negare la vita e ignorare la sua fonte. Le due posizioni sono le due facce della stessa medaglia.

Nella ricerca della nostra origine, che senso ha risalire alle scimmie, come fanno gli evoluzionisti, e proseguire a ritroso fino ad arrivare alle amebe, alle misture di gas? Meglio pensare in modo diretto, guardare al cuore della vita e raggiungere il suo centro: lì si scopre che l’origine è la Luce, Dio. È inevitabile.

Alla domanda se Dio esiste, è più saggio rispondere sì.
Solo in questo modo si lascia aperta la possibilità di fare esperienza della Sua esistenza.

Il sì ha più valore del no perché apre le porte. Il sì appartiene al linguaggio dell’amore.

Il no ci tagli fuori, apre immediatamente una finestra sullo stress perchè significa aprire il conflitto.

Se così tante vie autentiche credono nell’esistenza di Dio, è bene almeno lasciarsi nel dubbio.

Non credere in Dio vuol dire essere arrabbiati e scontenti della vita; equivale a non essere grati, e quindi sentirsi delle vittime dell’esistenza.

Chi non crede in Dio può stare tranquillo: ha davanti a sé tutta l’eternità per cambiare idea.

Non si può portare una prova dell’esistenza di Dio, non si può forzare nessuno a vederlo se non lo vuole vedere.

Dio è così grande, e in realtà è l’unico in esistenza, che non si può mancare.

Non si può provare che esiste, ma non si può neanche mancare di provarlo. Se guardiamo un bambino piccolo negli occhi, lo sappiamo, Dio esiste. Ce lo dice direttamente: “Io vengo dal Cielo”.

Perché nasciamo con l’esigenza di amare e di essere amati? Chi ci ha impiantato quel seme? Se non esistesse un principio d’amore, perché saremmo così ossessionati dalla ricerca dell’amore?

Un mistico disse: “Come potrei amare Dio così tanto se non esistesse?”