Puoi trovare Dio solo se lo vuoi con tutto te stesso, qualunque cosa tu stia facendo. Il derviscio vuole sempre Dio: quando va al cinema vuole trovarlo là, quando va a fare la spesa, vuole trovarlo là. Qualunque cosa faccia non si può separare dalla sua esigenza di Dio.
Se pensi alla polvere, diventi la polvere. Pensa a Dio, diventi Dio. Noi siamo gli ospiti di questa verità.
Dio è amore. Sii amorevole, Lo raggiungerai. Dio è verità. Sii vero, Lo raggiungerai.
«Io ascolto chi si rivolge a Me in amore» è scritto nel Corano.
Se vuoi Dio, Dio vuole te.
Anche se tu non Lo vuoi, Lui ti vuole. Alla fine Lo raggiungerai comunque: ci metterai solo più tempo.
Il derviscio parla continuamente a Dio, per dedicargli ogni sua azione, per chiedergli aiuto quando ha bisogno o è confuso. Sa che non si deve aspettare però in risposta che si squarci il cielo e la voce di Dio risuoni roboante istruendolo precisamente sul da farsi. Può anche accadere ma non siamo tutti dei Mosè.
Più semplicemente potrebbe startene seduto da qualche parte e sentire il suo vicino dire una frase, una parola, che in un istante assume un significato specifico per lui. Quella è la risposta divina.
Oppure gli cade l’occhio su una scritta, o vede qualcosa che gli appare come un segno, o percepisce una brezza improvvisa. Alle domande che vengono dal cuore Dio risponde sempre.
Separiamo sempre il mondo terreno dal mondo invisibile, ma i due mondi non sono lontani l’uno dall’altro.
Dio è qui e ora ed è ovunque, in ogni cosa. È la nostra mente che lo allontana.
I segni esistono: dobbiamo solo saperli leggere. Allora la vita diventa una, e acquista sapore.